…«orde di cani scorrazzano, pisciano
e cacano qua e là.
Quando sentono un rumore sconosciuto,
ce n’é uno che si mette ad abbaiare, poi, a catena, piano piano
tanti altri si mettono anch’essi ad abbaiare, in un caotico
intreccio di stupidi abbaiamenti. E’ il lato negativo del cane.
Che poi chi ha un cane, e sono tanti,
lo sa. Il cane abbaia perché é uno dei suoi modi di espressione.
Ma, vivendo con lui ed essendo lui il suo esempio, il suo mentor, lo
fa anche per imitare l’uomo.
E’ il famoso argomento dell’empatia
degli animali nei confronti delle altre speci. L'interrogazione é
giustificata visto che se sei contento il cane scodinzola, se piangi
emette quel suono acuto e lineare, se sei incazzato come una bestia
ruglia e mostra i denti – in quest’ultimo caso il mi cane va via
perché sa che unn’é l’ora…. »
-« Scusa Nodo » disse il
Kaghai Kuà, « ma hai sentito cani abbaiare ? »
-« No. Non sono cani »
rispose Mario Nodo.
-« Ma allora quale altro animale
potrebbe abbaiare ?... O forse non sono latrati ? »
-« Sono esseri umani… »
-« Boia dé ! A ‘nteso ! »
-« No, a’nteso lo di’ano a
Pisa ! » preciso’ Mario Nodo – livornese pure
souche.
-« Vabbé, scusa unn’ho fatto
apposta » rispose Kaghai Kuà.
-« Sono esseri umani e i loro,
non sono veri e propri latrati. Si chiama PROPAGANDA.
-« Propaganda ».
-« Si troverai sempre gente che
fa propaganda ovunque tu vada ».
-« Ma per quale motivo ? »
-« Ci sono quelli che
vogliono sempre avere ragione, poco importa quello di cui parlano. Ci
sono quelli che difendono e diffondo un’idea. Ci sono quelli che si
difendono contro certe idee diffuse. Ci sono quelli che cospirano. Ci
sono quelli che vogliono sopraffare gli altri. Ci sono quelli che
resistono e che non si vogliono sottomettere.
Ogni volta che un uomo prende il
potere, appaiono coloro che gli si oppongono. E ci sono anche
opponitori quando uno sale soltanto su una tribuna per esprimere un
concetto o un semplice parere ».
-« Ma allora non c’é mai pace,
non si trova mai un punto di accordo ? » disse Kaghai Kuà.
-« Si ma dura poco tempo ».
Rispose Mario Nodo.
« Rapidamente affiorano i
problemi interni con le incompatibilità di umore, le contraddizioni,
i contrasti sui punti di vista. E ci sono i fattori esterni, coloro
che ti vogliono indebolire, che esercitano pressioni psicologiche nel
tuo ambiente attraverso la stampa diffondendo notizie che non
esistono, che ti vogliono prendere i tuoi uomini migliori, quelli che
gli stai sui coglioni e che faranno sempre di tutto per farti del
male, quelli che spargono fumo cosi’ te pensi che ti brucia
l’arrosto e mentre t’abbassi di corsa pé apri’ ‘l forno,
qualcuno di corsa te lo butta ‘n…….. »
-« L’arrosto ?? disse
Kaghai.
Nodo, sbalordito dalla sorpresa
dell’interrogazione di Kaghai, gli lancio’ uno sguardo, miscela
sapiente di squallido, pietà, orrore, e compassione.
E
immediatamente riprese il suo discorso.
-« Vedi Kaghai, ci sono mille
modi di fare una cosa ed arrivare ad un determinato risultato. Dietro
ai mille modi ci sono mille persone persuase straconvinte ognuna che
il modo giusto é il suo e non l’altro e non é consapevole che il
risultato, alla fine, sarà identico. Diciamo che le cose stanno un
po’ cosi… »
« E’ incredibile, tutto questo
lo posso ammettere nell’ambiente del lavoro, in un’azienda, in
sedi di potere, ma nello sport…. »
-« Caro Kaghai, lo sport oggi é
diventato un business, aziende che guadagnano miliardi. Ed é una
vetrina che permette agli investitori di promuovere la loro persona e
tutto cio’ che fanno nella vita, un ventaglio che va dal narcisismo
all'ottimizzazione fiscale.
In parole povere a questi dello sport
non gliene frega una sega.
Certo i ricchi nababbi investono li’
divertendosi.
Lo sport distrae tutti, distrae anche i
nababbi, gli sceicchi, gli industriali, e anche i maiali – che non
c’entrano niente ma almeno loro fanno rima….
Ma non credere, quello che conta in
primis per i ricchi é il denaro ».
-« E tutti questi cani che
abbaiano, come dici tu, allora ? »
-« oh nini ! I miliardi di
qui sopra ce li mettono loro ! Sono loro, i « clienti »,
che spendono.
E’ per questo che ai piani di sopra
sopportano tutto sto casino. Se i cani smettono di abbaiare e se ne
vanno, a chi venderanno i loro servizi ? A chi venderanno lo
sport ? A chi venderanno il mercendaizing ? E tutti i siti
del cazzo supporti pubblicitari pro bianchi e neri esperti
specialisti e revues spécialisées tematiques de mon cul come
faranno ? »
-« Ti trovo cinico e spietato
Mario Nodo » disse il Kaghai Kuà.
-« No, non lo sono »
rispose Mario Nodo al Kaghai Kuà.
« Mi piace il sarcasmo ».
« Io non sono manicheista. E non
mi schiero né pro né contro, mai. Lotto contro le idee preconcette.
Guardo, osservo, penso, faccio la mia analisi, ma ascolto anche
l’analisi di tutti quelli che mi stanno intorno, che spesso e
volentieri contribuiscono alla solidità delle mie idee. Ma non
navigo a gonfie vele spinto dalla certezza e dalla sufficienza. Anzi.
Mi nascono spesso dei dubbi ed é cio’ che mi fa ragionare ed
andare avanti ».
-« Dubbi ? »
-« Si, su tutto, su di me, sugli
altri, su tutte le cose di cui parliamo. Lascio sempre una porta
aperta alla ragione… »
-« Il cane che abbaia dubita ? »
-« No. Penso di no. Lui mi sembra
più convinto che altro ».
-« Ma questa discussione »,
disse il Kaghai Kuà, « dove pensi che ci conduca ? »
-« Da nessuna parte »
rispose Mario Nodo.
-« Cosa farai adesso ? »
-« Me ne andro’ per le mie
strade ».
-« E non hai nient’altro da
dirmi ? »
-« Heureux de t’avoir connu ».
-« Ma cosa fai vai via ? »
-« J’ai d’aut’ chats à
fouetter. Bon vent ! »
- « Dimmi, ma perché a
volte parli in francese ? »
- « E' soltanto una
questione di stile ! »
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