martedì 12 aprile 2016

Raduno 2016

Anche quest'anno stiamo organizzando il nostro raduno a Bologna per il momento le idee sono queste:



a) il raduno verrà fatto il giorno sabato 7 maggio quando a Bologna arriverà per la penultima giornata di campionato di calcio il Milan. Bologna – Milan che si giocherà alle ore 20.45 sarà anche l’ultima partita del Bologna al Dall’Ara [/b]per il campionato in corso.

b) il ritrovo dei partecipanti al raduno (e speriamo ci sia anche tu) è fissato per le ore 10.00 di sabato 7 maggio, davanti all’ingresso del Dall’Ara che si trova in Via Dello Sport, non molto distante dalla ex bocciofila. 

c) se lagomaggiore riuscirà ad ottenere il permesso di entrare allo stadio e se unitamente a questo permesso riuscirà anche ad avere la presenza diMarco DiVaio, entreremo al Dall’Ara per una visita guidata alle nuove strutture del Dall’Ara e, perché no, ci potrebbe “scappare” una bella foto ricordo anche dalla Terrazza Bernardini.
Lo scorso anno lagomaggiore riuscì a farci entrare al Dall’Ara ed è probabile che anche quest’anno riesca nell’intento di accontentarci. Oggi, in data 9 aprile dallo stadio non è ancora giunta una risposta alla domanda di Lagomaggiore, rimaniamo fiduciosi e periamo arrivi presto e affermativa. In attesa tifiamo tutti per Lagomaggiore.

d) dopo la visita allo stadio si va tutti, guidati da Il Sir a rendere omaggio ai calciatori defunti che si trovano al Cimitero Monumentale della Certosa ?. Non si ritenga questa visita una “nera parentesi” del nostro programma ma un doveroso omaggio a coloro che, nostri amati beniamini, hannoindossato, onorato, difeso ed esaltato i colori del nostro amatissimo Bologna.

e) lasciato il Camposanto vi sono due programmi alternativi per il pranzo. Siccome andare a pranzo a Manzolino di Modena da Susezza, il quale ci ospiterebbe a cuore aperto, diventerebbe un discapito per molti di noi e uno spreco di tempo si è pensato questo: 
o pranziamo “al sacco” presso l’Osteria del Sole(*) che si trova in centro a Bologna, in vicolo Ranocchi oppure si pranza presso la trattoria “Nonna Rosa” ( ovviamente con cucina bolognese, dove spesso andava anche Tacopina) che si trova a metà strada tra lo stadio e il centro di Bologna. Una volta deciso quale dei due programmi scegliere sarete tempestivamente informati sul cosa fare.

f) dopo il pranzo, guidati ancora una volta da Il Sir, si passeggerà per le vie del centro di Bologna e magari si potrebbe fare anche un probabile acquisto di qualcosa di rossoblu presso lo store del BFC in Galleria Cavourd.

g) a pomeriggio inoltrato ci si porterà in prossimità del Dall’Ara per un brindisi di commiato (e qui entra in ballo Nico69 con dell'ottimo "franciacorta") dando nel contempo modo chi avrà la possibilità di assistere alle ore 20,45 alla partita Bologna – Milan di essere già nei pressi della “cattedrale” .

Nell’eventualit à che non si possa avere il permesso di entrare allo stadio per una visita il programma potrebbe essere:

a) il ritrovo dei partecipanti al raduno è fissato per le ore 10.00 di sabato 7 maggio, davanti all’ingresso del Dall’Ara che si trova in via dello sport, non molto distante dalla ex bocciofila.

b) guidati da Il Sir si andrà a rendere omaggio ai calciatori defunti che si trovano al Cimitero Monumentale della Certosa 

c) dopo la visita alla Certosa si potrebbe, come detto più sopra, pranzare “al sacco” presso l’Osteria del Sole(*) che si trova in centro a Bologna, in vicolo Ranocchi oppure alla trattoria “Nonna Rosa” che si trova a metà strada tra lo stadio e il centro di Bologna. 
Io personalmente opterei per “l’Osteria del sole(*)” 

d) durante il pranzo si deciderà tutti assieme come passare il pomeriggio scegliendo tra:
Passeggiata a piedi per il centro di Bologna, oppure una bella biciclettata (le bici le prenderemo a noleggio in Bologna) toccando i punti più caratteristici della città e perché no, si potrebbe tentare di andare anche su a San Luca (in bici) o per lo meno provarci . 

Per ora questo è quanto ci frulla per la testa, fra qualche giorno, magari dopo aver ricevuto da voi dei consigli, metteremo nero su bianco e poi??? ……via andare. Chi c’è, c’è, chi non c’è ci sarà.
Un abbraccio rossoblu a tutti toro, lago maggiore e il sir.

(*) All’osteria del sole (vedi pagine su internet) servono solo vino o birra, quindi se si va in quel locale prima di entrare ognuno di noi provvederà a comprarsi, in un negozio che si trova nella stessa via, qualcosa da mangiare e una volta seduti al tavolo dell’osteria consumeremo il nostro “pranzo al sacco” ordinando solo le bevande.

Verrà mandata una mail a tutti quelli di cui abbiamo l'indirizzo di posta elettronica.



Partecipate numerosi!!!!!!

domenica 3 aprile 2016

Heri, oggi e domani di sicuro !

…«orde di cani scorrazzano, pisciano e cacano qua e là.
Quando sentono un rumore sconosciuto, ce n’é uno che si mette ad abbaiare, poi, a catena, piano piano tanti altri si mettono anch’essi ad abbaiare, in un caotico intreccio di stupidi abbaiamenti. E’ il lato negativo del cane.
Che poi chi ha un cane, e sono tanti, lo sa. Il cane abbaia perché é uno dei suoi modi di espressione. Ma, vivendo con lui ed essendo lui il suo esempio, il suo mentor, lo fa anche per imitare l’uomo.
E’ il famoso argomento dell’empatia degli animali nei confronti delle altre speci. L'interrogazione é giustificata visto che se sei contento il cane scodinzola, se piangi emette quel suono acuto e lineare, se sei incazzato come una bestia ruglia e mostra i denti – in quest’ultimo caso il mi cane va via perché sa che unn’é l’ora…. »

-« Scusa Nodo » disse il Kaghai Kuà, « ma hai sentito cani abbaiare ? »
-« No. Non sono cani » rispose Mario Nodo.
-« Ma allora quale altro animale potrebbe abbaiare ?... O forse non sono latrati ? »
-« Sono esseri umani… »
-« Boia dé ! A ‘nteso ! »
-« No, a’nteso lo di’ano a Pisa ! »  preciso’ Mario Nodo – livornese pure souche.
-« Vabbé, scusa unn’ho fatto apposta » rispose Kaghai Kuà.
-« Sono esseri umani e i loro, non sono veri e propri latrati. Si chiama PROPAGANDA.
-« Propaganda ».
-« Si troverai sempre gente che fa propaganda ovunque tu vada ».
-« Ma per quale motivo ? »
 -« Ci sono quelli che vogliono sempre avere ragione, poco importa quello di cui parlano. Ci sono quelli che difendono e diffondo un’idea. Ci sono quelli che si difendono contro certe idee diffuse. Ci sono quelli che cospirano. Ci sono quelli che vogliono sopraffare gli altri. Ci sono quelli che resistono e che non si vogliono sottomettere.
Ogni volta che un uomo prende il potere, appaiono coloro che gli si oppongono. E ci sono anche opponitori quando uno sale soltanto su una tribuna per esprimere un concetto o un semplice parere ».
-« Ma allora non c’é mai pace, non si trova mai un punto di accordo ? » disse Kaghai Kuà.
-« Si ma dura poco tempo ». Rispose Mario Nodo.
« Rapidamente affiorano i problemi interni con le incompatibilità di umore, le contraddizioni, i contrasti sui punti di vista. E ci sono i fattori esterni, coloro che ti vogliono indebolire, che esercitano pressioni psicologiche nel tuo ambiente attraverso la stampa diffondendo notizie che non esistono, che ti vogliono prendere i tuoi uomini migliori, quelli che gli stai sui coglioni e che faranno sempre di tutto per farti del male, quelli che spargono fumo cosi’ te pensi che ti brucia l’arrosto e mentre t’abbassi di corsa pé apri’ ‘l forno, qualcuno di corsa te lo butta ‘n…….. »
-« L’arrosto ?? disse Kaghai.
Nodo, sbalordito dalla sorpresa dell’interrogazione di Kaghai, gli lancio’ uno sguardo, miscela sapiente di squallido, pietà, orrore, e compassione. 
E immediatamente riprese il suo discorso.

-« Vedi Kaghai, ci sono mille modi di fare una cosa ed arrivare ad un determinato risultato. Dietro ai mille modi ci sono mille persone persuase straconvinte ognuna che il modo giusto é il suo e non l’altro e non é consapevole che il risultato, alla fine, sarà identico. Diciamo che le cose stanno un po’ cosi… »
« E’ incredibile, tutto questo lo posso ammettere nell’ambiente del lavoro, in un’azienda, in sedi di potere, ma nello sport…. »
-« Caro Kaghai, lo sport oggi é diventato un business, aziende che guadagnano miliardi. Ed é una vetrina che permette agli investitori di promuovere la loro persona e tutto cio’ che fanno nella vita, un ventaglio che va dal narcisismo all'ottimizzazione fiscale.
In parole povere a questi dello sport non gliene frega una sega.
Certo i ricchi nababbi investono li’ divertendosi.
Lo sport distrae tutti, distrae anche i nababbi, gli sceicchi, gli industriali, e anche i maiali – che non c’entrano niente ma almeno loro fanno rima….
Ma non credere, quello che conta in primis per i ricchi é il denaro ».
-« E tutti questi cani che abbaiano, come dici tu, allora ? »
-« oh nini ! I miliardi di qui sopra ce li mettono loro ! Sono loro, i « clienti », che spendono.
E’ per questo che ai piani di sopra sopportano tutto sto casino. Se i cani smettono di abbaiare e se ne vanno, a chi venderanno i loro servizi ? A chi venderanno lo sport ? A chi venderanno il mercendaizing ? E tutti i siti del cazzo supporti pubblicitari pro bianchi e neri esperti specialisti e revues spécialisées tematiques de mon cul come faranno ? »

-« Ti trovo cinico e spietato Mario Nodo » disse il Kaghai Kuà.
-« No, non lo sono » rispose Mario Nodo al Kaghai Kuà.
« Mi piace il sarcasmo ».
« Io non sono manicheista. E non mi schiero né pro né contro, mai. Lotto contro le idee preconcette. Guardo, osservo, penso, faccio la mia analisi, ma ascolto anche l’analisi di tutti quelli che mi stanno intorno, che spesso e volentieri contribuiscono alla solidità delle mie idee. Ma non navigo a gonfie vele spinto dalla certezza e dalla sufficienza. Anzi. Mi nascono spesso dei dubbi ed é cio’ che mi fa ragionare ed andare avanti ».
-« Dubbi ? »
-« Si, su tutto, su di me, sugli altri, su tutte le cose di cui parliamo. Lascio sempre una porta aperta alla ragione… »
-« Il cane che abbaia dubita ? »
-« No. Penso di no. Lui mi sembra più convinto che altro ».
-« Ma questa discussione », disse il Kaghai Kuà, « dove pensi che ci conduca ? »
-« Da nessuna parte » rispose Mario Nodo.
-« Cosa farai adesso ? »
-« Me ne andro’ per le mie strade ».
-« E non hai nient’altro da dirmi ? »
-« Heureux de t’avoir connu ».
-« Ma cosa fai vai via ? »
-« J’ai d’aut’ chats à fouetter. Bon vent ! »
- « Dimmi, ma perché a volte parli in francese ? »

- « E' soltanto una questione di stile ! »